L’invasione della Polonia e la guerra lampo

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L’invasione della Polonia e la guerra lampo

Seconda guerra mondiale

 

L’invasione della Polonia e la guerra lampo

Senza alcuna dichiarazione formale di guerra, il 1° settembre 1939 alle 4.45 la Wehrmacht, l’esercito tedesco, invase il territorio polacco. 

Francia e Gran Bretagna, alleate della Polonia, il 3 settembre 1939 dichiararono guerra alla Germania ma non furono in grado di fornire alcun aiuto immediato all’esercito polacco. 

Allo scoppio della guerra l’Italia proclamò la “non belligeranza”, consapevole della propria impreparazione militare, e il Giappone dichiarò la propria neutralità.

La guerra lampo

La “guerra lampo” (Blitzkrieg) messa in atto dalla Germania prevedeva attacchi rapidi e violenti, con l’impiego massiccio e coordinato dell’aviazione e dei mezzi corazzati. 

Le forze impiegate dai tedeschi erano nettamente superiori: 2000 aerei, 55 divisioni di cui 39 di fanteria, 6 di panzer (carri armati pesanti con fanteria e artiglieria motorizzate) e 10 di fanteria motorizzata. I polacchi possedevano invece 30 divisioni di fanteria, 11 brigate di cavalleria, una brigata corazzata e 600 aerei antiquati. 

Ma la vera superiorità tedesca consistette nella più moderna condotta delle operazioni belliche, a fronte di scelte militari arretrate. La pianura polacca offrì all’esercito tedesco, dotato di notevole mobilità e di mezzi corazzati, un facile terreno. L’insufficiente meccanizzazione e la scarsa mobilità delle forze polacche fu invece un grave fattore negativo. 

Quando scoppiò la guerra, l’esercito polacco riuscì a mobilitare circa 1.000.000 di uomini, ma era quasi completamente privo di carri armati, mezzi corazzati e cannoni anticarro e antiaerei. Molti dei generali polacchi erano convinti di godere del decisivo vantaggio della cavalleria, mentre sottovalutavano l’enorme superiorità dell’aeronautica tedesca. 

Un terzo delle forze polacche furono poste a difesa del “corridoio polacco”, dove potevano essere attaccate da più parti. 

Inoltre, la concentrazione delle truppe polacche in posizione troppo avanzata e la loro lentezza di movimento impedì di mettere in atto una resistenza efficace e di ritirarsi in tempo sulla difensiva nelle retrovie. 

I tedeschi attaccarono con circa 1.500.000 soldati. Le divisioni corazzate della Wehrmacht ebbero un ruolo molto importante. Le rapide spinte in profondità di queste forze meccanizzate furono decisive, insieme alla pressione della Luftwaffe, che distrusse il sistema ferroviario polacco e la maggior parte dell’aviazione polacca prima che potesse entrare in azione. 

La difesa polacca era già sbaragliata quando il 17 settembre, i russi entrarono in Polonia. La guarnigione di Varsavia resistette ai tedeschi fino al 28 settembre e l’artiglieria pesante tedesca ridusse in macerie intere parti della città. Il 6 ottobre cessò ogni resistenza militare polacca.

La spartizione della Polonia

Il 28 settembre un protocollo segreto modificò le clausole del patto tedesco-sovietico di agosto: la Lituania divenne una sfera di influenza sovietica, ma la linea di demarcazione in Polonia fu cambiata a favore della Germania. I tedeschi occuparono la parte occidentale, più popolosa e ricca, della Polonia mentre i russi incorporarono circa 200.000 kmq nel territorio dell’Ucraina. 

La Germania poté inviare le sue divisioni a Ovest, a presidiare la linea Sigfrido, al confine con la Francia, grazie al patto con l’URSS, che tra l’altro rifornì la Germania di materie prime. Il 6 ottobre del 1939 Hitler invitò inutilmente Francia e Gran Bretagna a intavolare trattative di pace.

Seconda guerra mondiale

 

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