Prima guerra mondiale: il 1917

Lusitania

Prima guerra mondiale: il 1917

L’intervento americano, la rivoluzione in Russia, Caporetto. 

Nel gennaio del 1917 gli Imperi centrali (Austria e Germania) proposero la pace, senza però impegnarsi a liberare i territori occupati (in Francia e in Belgio). Perciò essa fu respinta da parte delle potenze dell’Intesa. In agosto papa Benedetto XV invitò inutilmente le potenze europee a far cessare l’”inutile strage”.

L’intervento degli Stati Uniti

LusitaniaIl 7 maggio 1915 un sottomarino tedesco aveva affondato il transatlantico britannico Lusitania (sul quale erano trasportati armamenti) colpendolo con un siluro. Le vittime erano state circa 1400 (fra cui 128 Americani). 

L’incidente aveva contribuito alla fine della neutralità degli USA. Gli Stati Uniti ottennero dalla Germania l’impegno a cessare gli attacchi degli U-Boot nell’Atlantico. Tuttavia, il generale tedesco Hindemburg decise la ripresa della guerra sottomarina indiscriminata, per impedire i rifornimenti militari all’Inghilterra e per spezzare il blocco navale inglese.

Così il presidente americano Woodrow Wilson decise l’entrata in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa (6 aprile 1917). D’altronde gli Stati Uniti erano preoccupati per le negative conseguenze economico-finanziarie che avrebbe provocato la sconfitta delle potenze dell’Intesa, con cui intrattenevano redditizi rapporti commerciali. Nel 1917 oltre agli Stati uniti, entrarono in guerra contro la Germania anche la Grecia, la Cina e il Brasile.

La rivoluzione russa

rivoluzione russaIn Russia, dopo che nel marzo del 1917 (febbraio secondo il calendario russo) un’insurrezione popolare a Pietrogrado aveva costretto lo zar Nicola II Romanov ad abdicare, si era costituito un governo provvisorio.

Esso aveva confermato l’impegno nel conflitto ma non era riuscito a evitare il disfacimento dell’esercito.

Nel novembre dello stesso anno (ottobre secondo il calendario russo) i bolscevichi presero il potere. Il nuovo governo guidato da Lenin avviò trattative di pace con i Tedeschi, che portarono in dicembre all’armistizio e nel marzo del 1918 alla Pace di Brest-Litovsk, con la definitiva uscita della Russia dalla guerra.

Caporetto

battaglia-caporettoSul fronte occidentale, nel 1917 i contendenti mantennero sostanzialmente le proprie posizioni. Tuttavia gli austro tedeschi, forti anche dell’afflusso di nuove divisioni provenienti dal fronte russo, scatenarono in Italia un massiccio attacco e sfondarono la linea del fronte a Caporetto (24 ottobre).

L’attacco austriaco determinò una precipitosa e disordinata ritirata, che gli alti comandi imputarono alla presunta “viltà” di alcuni reparti e al “disfattismo” diffuso tra le truppe.

La disfatta di Caporetto provocò in Italia la caduta del governo Boselli, la formazione di un governo di unità nazionale guidato da Vittorio Emanuele Orlando e la sostituzione, alla guida dell’esercito, del generale Luigi Cadorna con il generale Armando Diaz, che fermò l’avanzata delle truppe austro-tedesche sul fiume Piave.

 

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