La Belle époque

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La belle époque  

 

belle époqueCon il termine di Belle Époque (Epoca Bella) si indica il periodo storico che va dall’ultimo ventennio dell’Ottocento all’inizio della Prima guerra mondiale.

L’espressione nacque in Francia alla fine dell’Ottocento e indicò un periodo di pace, di grande sviluppo economico e di fiducia nelle sorti della civiltà borghese europea, che sembrò a molti destinata a progredire sempre più, pacificamente, garantendo condizioni di generalizzato benessere.

Invenzioni e scoperte

Invenzioni e progressi della tecnica e della scienza, come l’illuminazione elettrica, la radio, il telegrafo senza fili, il telefono, l’automobile, il primo aereo, il cinematografo, la pastorizzazione, il vaccino per la tubercolosi e i raggi X apportarono cambiamenti straordinari, che migliorarono la vita quotidiana come mai in passato era accaduto.

Sviluppo economico, demografico e dei mezzi di trasporto

orient-expressLe strade cittadine erano brulicanti di vita, piene di vivaci colori e di luci, di manifesti pubblicitari, di vetrine con merci di ogni tipo, di eleganti magazzini. Furono debellate molte malattie endemiche e fu ridotta la mortalità infantile.

In un quadro di grande sviluppo economico, nonostante l’emigrazione in America di oltre trenta milioni di europei, tra il 1870 e il 1910 si verificò in Europa un’eccezionale crescita demografica.

A essa fece riscontro un grande aumento della produzione industriale e del commercio mondiali, accompagnati da un enorme sviluppo dei mezzi di trasporto. 

Alla vigilia della Prima guerra mondiale la rete ferroviaria si ramificava per larga parte dell’Europa e le prime automobili cominciarono a percorrere le strade delle grandi città americane ed europee. Tra i simboli della Belle Époque vi fu il lussuoso treno Orient Express, che collegava Parigi a Costantinopoli (Instanbul). 

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Anche il trasporto marittimo aumentò notevolmente e fu caratterizzato, tra l’altro, dalla costruzione di enormi e lussuosi transatlantici che erano espressione di questa corsa della civiltà europea verso un futuro di progresso. 

L’affondamento del Titanic, avvenuto nel 1912, è stato poi considerato una sorta di simbolo della fine delle illusioni della Belle Époque.

Le esposizioni universali

belle époqueLe grandi esposizioni, inaugurate dall’Esposizione Universale di Londra nel 1851, erano emblema del progresso della civiltà borghese e occasione per mostrare la grandezza della nazione. Nei diversi padiglioni si esibivano le ultime meraviglie della tecnica e si svolgevano conferenze di esploratori, missionari e ufficiali che descrivevano la realtà dei paesi colonizzati dagli europei. Ne derivava per i visitatori la certezza di appartenere a una razza superiore, portatrice di civiltà e di progresso. Nel 1889 a Parigi si svolse la decima Esposizione universale (Exposition Universelle) nella quale furono esposte le innovazioni più recenti nel campo della scienza e della tecnica. All’ingresso dell’area espositiva era stata eretta la grandiosa Torre Eiffel, alta più di 300 metri.

La produzione di massa

Si diffuse presso i ceti più abbienti la pratica delle vacanze presso località turistiche, termali o balneari. Tuttavia, il benessere della parte più agiata della popolazione si basava sulle fatiche del proletariato operaio e contadino, che pure migliorò la propria condizione in seguito a dure lotte sindacali e politiche. Lo sviluppo dei mercati e la produzione di massa di beni di consumo portarono al diffondersi dei grandi magazzini e della pubblicità, che cominciò a ricoprire i muri delle città e le pagine dei giornali.

Parigi centro dell’arte e della cultura

Parigi fu la città simbolo della Belle Époque e divenne la capitale europea del turismo, dei consumi, degli spettacoli, dell’arte, della cultura, della scienza, dello sport e della moda. A Parigi fiorivano i caffè concerto, le gare sportive, le corse automobilistiche, i grandi magazzini, il teatro, l’opera, il cinema dei fratelli Lumière. 

La Belle Époque fu caratterizzata anche da un grande sviluppo artistico: si affermarono l’Impressionismo, il Preraffaellismo, il Simbolismo e l’Art Nouveau e nel 1909 fu pubblicato a Parigi il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti. Lo stile artistico che più di ogni altro evoca la Belle Époque è l’Art Nouveau che si affermò in tutta Europa con diverse denominazioni in ogni Paese (in Italia prese il nome di “Stile Liberty”). 

Punto di riferimento per gli artisti negli anni della Belle Époque a Parigi fu la zona di Montmartre, dove si trovava il celebre “Le Chat Noir”, locale di cabaret, e dove vissero artisti come Renoir, Modigliani, Picasso ed Henri de Toulouse-Lautrec. Negli anni della Belle Époque nacque il Can-can e si affermarono a Parigi locali di cabaret come il “Folies Bergères” e il “Moulin Rouge”.

Verso la catastrofe

L’Europa visse oltre trent’anni di pace, in cui i conflitti, pur presenti, si svolgevano sul terreno coloniale, lontano dal continente europeo. Per celebrare quest’epoca di pace il 6 aprile 1896 si erano svolte ad Atene le prime Olimpiadi moderne e pochi pensavano che potesse scoppiare nuovamente una guerra tra le potenze europee. 

Ma l’eccezionalità di questo sviluppo civile, economico e culturale era destinata a finire: l’Europa, in piena euforia da progresso precipitò, per i più inaspettatamente, nel tremendo baratro della Prima guerra mondiale. Come era accaduto al Titanic, l’Europa senza avvedersene stava naufragando sull’iceberg della guerra, mentre i cantori della civiltà borghese continuavano a intonare i loro inni di gloria.

 

 

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