La guerra in Nordafrica

Rommel

La guerra in Nordafrica

Seconda guerra mondiale

 

Tobruk

Dall’aprile 1941 le truppe britanniche erano state respinte dietro la frontiera egiziana, ma continuavano a occupare il porto di Tobruk. 

La fortificazione fu occupata dagli Alleati il 21 gennaio 1941 e nei mesi successivi vi fu una serie di offensive e controffensive da ambo le parti. 

Durante l’assedio tedesco della fortezza, gli Alleati lanciarono più operazioni militari in Cirenaica, tra cui l’operazione Brevity, l’operazione Battleaxe e l’operazione Crusader (novembre 1941).

Quest’ultima offensiva, accuratamente organizzata con l’apporto di grandi quantità di mezzi e materiali, fu abilmente contrastata dalle forze italo-tedesche del generale Erwin Rommel e non raggiunse tutti gli obiettivi previsti. 

Le forze britanniche, comandate dal generale Claude Auchinleck, dopo una serie di battaglie di carri nel deserto dall’esito alterno, costrinsero le forze italo-tedesche a ritirarsi e ad attestarsi a El-Agheila. 

Le truppe alleate sbloccarono la fortezza assediata di Tobruk, ma subirono un forte logoramento e non riuscirono a sfruttare pienamente la vittoria, permettendo al nemico di fuggire.

All’inizio del 1942, la situazione nel Mediterraneo tornò a volgere a favore delle forze dell’Asse: il ritorno in Sicilia degli squadroni di bombardieri della Luftwaffe, richiamati dal fronte orientale in quanto inutilizzabili nelle avverse condizioni invernali, consentì di sottoporre Malta a intensi bombardamenti che la resero di fatto inutilizzabile come base militare per i britannici, alleggerendo la pressione sui convogli di rifornimento dell’Asse. 

Così, le truppe di Rommel passarono di nuovo all’offensiva in Cirenaica. Alla fine di gennaio un nuovo contrattacco italo-tedesco cacciò i britannici da El-Aghelia, riconquistò Bengasi e portò il fronte ad attestarsi nei pressi di Ain el-Gazala, poco a ovest di Tobruk. Tra il 26 maggio e il 21 giugno la battaglia di Ain el-Gazala vide una nuova grande vittoria di Rommel, che portò alla riconquista di Tobruk e alla cacciata dei britannici dalla Libia. 

El Alamein

RommelGli italo-tedeschi proseguirono l’avanzata inseguendo l’Eighth Army britannica in Egitto, cogliendo una nuova vittoria nella battaglia di Marsa Matruh alla fine di giugno e spingendosi quindi fino a El Alamein. 

La città costituiva il terminale nord di un corridoio est-ovest di circa 60 km di larghezza, delimitato a sud dalla depressione di Qattara, impenetrabile per i mezzi militari, ultimo ostacolo per l’avanzata verso Il Cairo.

Il 1º luglio 1942 Rommel attaccò ma gli inglesi riuscirono a difendere le loro posizioni. 

Si creò una situazione di stallo cui seguì una fase di logoramento fra attacchi e contrattacchi, nessuno dei quali decisivo, che si protrasse senza alcun vincitore fino alla fine di luglio. 

Le truppe italo-tedesche, pur bloccate a El Alamein, stremate per la lunga avanzata e lontanissime dai loro depositi di rifornimento, riuscirono a fronteggiare un nemico nettamente superiore per uomini, carri armati e aerei. 

A metà ottobre l’VIII armata britannica era stata notevolmente rafforzata, mentre gli attacchi aerei e sottomarini alleati alle linee di rifornimento dell’Asse avevano impedito all’esercito di Rommel di ricevere, oltre che rinforzi, rifornimenti adeguati di carburante, munizioni e cibo. 

Lo stesso Rommel era stato costretto a rientrare in patria perché malato.

Nordafrika, Panzer IIIIl 23 ottobre 1942 le truppe britanniche, sotto il comando del generale Bernard Law Montgomery, sferrarono una grande offensiva. 

Le forze di Rommel, erano nettamente inferiori di numero, ma inizialmente riuscirono a contenere gli attacchi britannici. 

Nella prima settimana della loro offensiva gli inglesi persero quattro volte più carri armati dei tedeschi. 

Tuttavia, le forze di Rommel si erano gravemente esaurite per la mancanza di rifornimenti e la situazione dell’Armata italo-tedesca era sempre più difficile, mentre a Montgomery giungevano costanti rinforzi.

La seconda fase dell’offensiva inglese si svolse lungo la costa. L’attacco ebbe inizio il 2 novembre 1942. 

Il 3 novembre Rommel disponeva ormai di soli 35 carri armati operativi. Nonostante l’ordine di Hitler di resistere a ogni costo, a Rommel non restò che ordinare una lunga ritirata strategica delle poche forze rimaste fino in Tunisia, abbandonando l’intera Libia in mano ai britannici.

Fine della campagna in Nordafrica

A complemento di questa vittoria, l’8 novembre 1942 truppe statunitensi e britanniche lanciarono l’operazione Torch (operazione Torcia) sbarcando in forze in Marocco e Algeria. 

I primi mesi del 1943 videro la chiusura della campagna d’Africa. Gli italo-tedeschi, ritiratisi dalla Libia (Tripoli cadde il 23 gennaio) si attestarono in Tunisia, stretti a est dalla Eighth Army di Montgomery proveniente dall’Egitto e a ovest dalle truppe anglo-statunitensi del generale Dwight D. Eisenhower provenienti dall’Algeria. 

L’afflusso di nuove truppe in Tunisia permise agli italo-tedeschi di fermare temporaneamente l’avanzata alleata e di tenere per diversi mesi la posizione, ma poi la situazione delle forze dell’Asse si aggravò e lo stesso Rommel in marzo fu richiamato in Europa, sostituito dal generale Hans-Jürgen von Arnim. 

Privati dei rifornimenti a causa del blocco del canale di Sicilia, imposto dalle preponderanti forze aero-navali degli Alleati, gli italo-tedeschi capitolarono il 13 maggio 1943 lasciando circa 200.000 prigionieri in mano al nemico. 

Gli angloamericani avevano così creato le condizioni per lo sbarco sulle coste italiane.

Seconda guerra mondiale

Print Friendly, PDF & Email