La Repubblica di Weimar

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La Repubblica di Weimar

La nascita della Repubblica di Weimar.

weimarAlla fine della Prima guerra mondiale la Germania visse una drammatica condizione politica, economica e sociale. Considerata dai vincitori del conflitto la principale responsabile della guerra, le furono imposte durissime condizioni dal Trattato di Versailles (cessione di territori come Alsazia, Lorena, Alta Slesia, con ricchi giacimenti di ferro e centri industriali, e il pagamento di un enorme risarcimento di 132 miliardi di marchi in oro per i danni di guerra).

In seguito alle ribellioni dei soldati, che avevano costretto lo stato maggiore a mettere fine alla guerra, e alle agitazioni operaie, il kaiser Guglielmo II era stato costretto ad abdicare e a fuggire in Olanda. Friedrich Ebert, capo del partito socialdemocratico (SPD), ricevette l’incarico di formare un nuovo governo e il 9 novembre 1918 a Berlino fu proclamata la repubblica. La SPD contrastò le tendenze politiche più radicali, che si manifestavano nei consigli di Berlino e della Baviera, alleandosi con l’esercito e con i “corpi franchi” nazionalisti, contro la sinistra rivoluzionaria. 

weimarNel gennaio 1919 i comunisti tedeschi (spartachisti), guidati da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, reagirono organizzando grandi manifestazioni operaie che sembrarono sfociare in un’insurrezione, ma il governo socialdemocratico, sostenuto dall’esercito e dai corpi franchi, represse i moti e i due leader furono assassinati. Negli stessi giorni in cui fu soffocata l’insurrezione degli spartachisti, i tedeschi elessero a suffragio universale maschile e femminile l’assemblea costituente che si riunì nella città di Weimar e preparò la costituzione della nuova repubblica (detta ‘repubblica di Weimar’).

La costituzione.

La costituzione di Weimar prevedeva: 

  • un parlamento (il Reichstag) eletto a suffragio universale, 
  • un sistema elettorale proporzionale e 
  • stabiliva che la Germania era una repubblica federale in cui i singoli stati diventavano Länder (regioni) dotate di ampie autonomie in materia di religione, istruzione etc. 

Il presidente della repubblica, eletto a suffragio universale, esercitava il potere esecutivo assieme al cancelliere, il capo del governo. 

Al governo centrale era riservata la direzione della politica estera, delle forze armate e delle finanze. 

La vita culturale.

weimarDurante gli anni della repubblica di Weimar, la Germania fu per molti aspetti un paese aperto alla libertà. Le donne godettero di piena emancipazione. La cultura si arricchì di figure straordinarie: Kandinsky (russo di nascita) e Klee (svizzero), che svilupparono la pittura astratta ed espressionista; Bertolt Brecht, poeta e scrittore di teatro; Walter Gropius, fondatore del Bauhaus, scuola di architettura e arti decorative; la scuola di Francoforte, di filosofi come Adorno e Horkheimer. 

Sostenitori e oppositori della Repubblica

weimarNel 1925 fu eletto presidente della repubblica il generale Hindenburg, che durante la guerra aveva imposto al paese una specie di dittatura militare. La repubblica di Weimar nacque sulla base di un compromesso tra le forze moderate della sinistra socialista e le forze reazionarie e conservatrici, in funzione antirivoluzionaria. 

I partiti che sostennero la Repubblica di Weimar furono il partito socialdemocratico (SPD), il partito cattolico del Centro, il piccolo partito democratico. 

La repubblica ebbe due nemici irriducibili: i movimenti di estrema destra e i comunisti. 

La storia della repubblica di Weimar. 

La prima fase della Repubblica (1919-1923) fu caratterizzata da: 

  • tentativi insurrezionali dei comunisti;
  • tentativi di colpo di Stato da parte dell’estrema destra; 
  • una fortissima inflazione, che impoverì i ceti medi e gli operai. 

Nel 1923: 

  • La Germania sospese i pagamenti dei debiti di guerra e la Francia, per ritorsione, occupò il territorio della Ruhr, una delle zone della Germania industrialmente più sviluppate. 
  • L’inflazione giunse all’apice, annullando il valore del marco: il pane giunse a costare centinaia di miliardi di marchi al kg. 
  • A Monaco vi fu un fallito tentativo di colpo di stato capeggiato da Adolf Hitler:

Adolph HitlerIl Putsch di Monaco (noto anche come “Putsch della birreria”, in tedesco: Bürgerbräu-Putsch) fu un tentativo fallito di colpo di Stato (Putsch è l’equivalente tedesco di questa locuzione) organizzato e attuato da Adolf Hitler tra l’8 novembre e il 9 novembre del 1923, assieme ad altri leader, tra cui il generale Erich Ludendorff.

Hitler trascorse alcuni mesi in prigione, dove scrisse il Mein kampf (La mia battaglia). 

In agosto del 1923 divenne cancelliere Gustav Stresemann, che dominò la vita politica tedesca fino al 1929.

[Stresemann dall’agosto al novembre del 1923, durante l’occupazione francese e belga della Ruhr, divenne Cancelliere del Reich e ministro degli Esteri a capo di una coalizione weimarformata da Deutsche Volkspartei (DVP), Sozialdemokratische Partei Deutschlands (SPD), Deutsche Demokratische Partei (Partito democratico tedesco, DDP) e Zentrum. Fino alla sua morte nel 1929 rimase ministro degli Esteri.]

Con Stresemann la situazione economica e politica tedesca migliorò: 

  • furono ripresi i pagamenti dei debiti, iniziarono ad arrivare consistenti investimenti statunitensi e l’economia si riprese; 
  • la Germania fu ammessa nella Società delle Nazioni e i rapporti con la Francia migliorarono. Iniziò una fase di distensione internazionale che culminò con il Trattato di Locarno (1925), firmato da Aristide Briand (ministro degli esteri francese) e Stresemann, che impegnava Francia, Belgio e Germania a non violare le comuni frontiere. 
  • Nel 1929 il piano Young ridusse le riparazioni di guerra tedesche. 

La Germania aveva riacquistato verso la metà degli anni Venti un ruolo di grande potenza grazie anche agli aiuti della finanza statunitense, ma la grave crisi del 1929 e i dissesti economici seguiti al ritiro dei capitali stranieri rimisero in ginocchio l’economia tedesca. 

Nel 1932 la produzione industriale toccò il livello più basso, con milioni di disoccupati. Fu in questa situazione che, mentre si susseguivano governi deboli e incapaci di fronteggiare la crisi, si radicalizzò la lotta politica, che lasciò spazio ai comunisti e ai nazionalsocialisti di Hitler. 

Dal 1929 al 1932 le divergenze tra i tanti partiti resero impossibile qualunque solida maggioranza parlamentare. 

La repubblica di Weimar stava entrando in agonia. Il precario governo di Heinrich Brüning, cattolico, tentò di tagliare la spesa pubblica e di attuare una riforma agraria ma nel 1932 fu costretto a dimettersi per l’opposizione dei grandi latifondisti (junker). 

 

 

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