Rivoluzione francese: glossario, cronologia, fonti

rivoluzione francese

Rivoluzione francese: glossario, cronologia, fonti

Glossario

Ancien régime (Antico regime): sistema politico e giuridico diffuso in Europa nell’Età Moderna. L’Ancien régime fu caratterizzato da: potere assoluto del sovrano, società divisa in ordini, privilegi feudali a favore dell’aristocrazia e del clero.

Assemblea nazionale costituente: assemblea attiva dal giugno 1789 al settembre 1791, creata dai rappresentanti del Terzo stato. Essi definirono l’Assemblea “nazionale”, perché doveva rappresentare l’intera nazione francese, non più i singoli “ordini” sociali, e “costituente”, perché è incaricata di redigere una Costituzione. Dopo avere abolito i privilegi feudali, il 26 agosto 1789, l’Assemblea votò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. La Costituzione entrò in vigore nel settembre 1791: a quel punto, l’Assemblea si sciolse perché aveva esaurito il proprio compito e fu sostituita dall’Assemblea legislativa.

Assolutismo: regime politico diffuso nell’Europa del XVII e XVIII secolo e che in Francia raggiunse la sua massima espressione. Si caratterizzò per il potere assoluto, cioè libero da qualsiasi tipo di controllo, del sovrano. Ministri e funzionari rispondevano soltanto a lui, mentre l’aristocrazia non possedeva un reale potere, pur godendo di privilegi giuridici e di considerevoli vantaggi economici.

Comitato di salute pubblica: organo di governo (potere esecutivo) costituito il 6 aprile 1793 dalla Convenzione nazionale e attivo fino al 26 ottobre 1795, quando cadde la Convenzione. Dal giugno 1793, il Comitato fu dominato dai Giacobini e da Maximilien Robespierre. Esso istituì la leva di massa generalizzata, prese provvedimenti per controllare i prezzi dei generi alimentari, realizzò la centralizzazione amministrativa. Stretti nella morsa della guerra civile e della guerra contro le potenze della coalizione antifrancese, nel settembre 1793 i Giacobini diedero vita ai processi politici che avviarono il periodo del Terrore.

Convenzione nazionale: parlamento eletto nel 1792 (e sciolto il 26 ottobre 1795) dopo la sospensione del re dalle sue funzioni. Prese il posto dell’Assemblea legislativa, ma ebbe maggiori poteri. La proclamazione della Repubblica fu il primo suo atto (21 settembre 1792).

Costituzione: carta fondamentale dello Stato. Una prima Costituzione entrò in vigore nel settembre 1791. Essa riconosceva al re il potere esecutivo e ad un’assemblea elettiva quello legislativo. Il diritto di voto era riservato ai benestanti (suffragio censitario). La Francia divenne una monarchia costituzionale. Il preambolo a questa Costituzione è la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Dopo la proclamazione della repubblica, il 24 settembre 1793 fu promulgata una seconda Costituzione (Costituzione dell’anno I) di impronta più democratica che prevedeva il suffragio universale maschile (per  tutti gli uomini maggiorenni). Questa Costituzione, mai effettivamente applicata, è preceduta da una nuova Dichiarazione dei diritti. Infine, nell’agosto 1795, fu approvata una terza Costituzione (Costituzione dell’anno III), di carattere moderato, che a una Dichiarazione dei diritti affianca una Dichiarazione dei doveri del cittadino. Il potere esecutivo fu assegnato a un Direttorio composto da cinque membri.

Deficit/debito pubblico: alla vigilia della rivoluzione, le finanze dello stato francese erano sull’orlo della bancarotta. Il deficit, ossia la differenza fra entrate e uscite, era enorme e il debito dello Stato continuava a crescere. Tale situazione fu causata principalmente dalle ingenti spese militari e dai privilegi dei nobili e dell’alto clero, che non pagavano le tasse.

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino: documento approvato dall’Assemblea nazionale il 26 agosto 1789, che si ispirava alle idee dell’Illuminismo. La Dichiarazione riconosce l’esistenza di diritti naturali dell’uomo (diritto alla libertà personale, di pensiero, di opinione, di espressione; alla proprietà; alla resistenza all’oppressione), l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la tolleranza religiosa. Nel 1793 i giacobini emanarono una nuova Dichiarazione dei diritti che affiancava alle libertà civili il diritto all’istruzione e all’assistenza per i cittadini bisognosi.

Divisione dei poteri: l’assolutismo assegnava al re il potere legislativo (quello di fare/approvare le leggi), il potere esecutivo (di farle applicare) e quello giudiziario (che punisce chi non rispetta le leggi). Con la rivoluzione si affermò l’idea che questi tre poteri devono essere divisi, in modo da evitare la loro concentrazione in una sola persona. Chi fa le leggi, dunque, non può al contempo occuparsi della loro applicazione, né del rispetto di esse. È un principio fondamentale delle moderne democrazie.

Giacobini (Società degli amici della costituzione): circolo politico riunitosi per la prima volta a Parigi nel 1789 nell’ex convento dei domenicani (in francese jacobins). Dopo la fuga del re nel giugno 1791 e l’eccidio di Campo di Marte del luglio successivo, tra i Giacobini si verificò una scissione, allorché alcuni membri si distaccarono per costituire il gruppo politico moderato dei “foglianti”. Da quel momento, i Giacobini abbracciarono posizioni radicali. Dopo aver sconfitto i Girondini, essi assunsero con un atto di forza il controllo della Convenzione nazionale (giugno 1793). Dopo la caduta di Robespierre (luglio 1794) furono duramente repressi ed eliminati dalla scena politica.

Girondini: gruppo politico guidato da Jacques-Pierre Brissot i cui componenti provenivano dal dipartimento della Gironda, regione di Bordeaux. Nell’Assemblea legislativa i Girondini avevano una grande influenza e furono alla guida del governo fra il settembre del 1792 e giugno del 1793. I contrasti con i Giacobini condussero i Girondini alla sconfitta e all’uscita dalla Convenzione nel giugno 1793.

Presa della Bastiglia: evento verificatosi il 14 luglio 1789 e diventato il simbolo della rivoluzione. Nella prigione della Bastiglia venivano rinchiusi i detenuti politici durante il periodo dell’assolutismo. L’assalto organizzato dal popolo di Parigi fu scatenato dalla notizia, diffusasi nell’estate del 1789, che Luigi XVI stava richiamando a Parigi truppe di mercenari stranieri per sciogliere l’Assemblea nazionale con la forza. Ciò indusse la popolazione ad assaltare la fortezza e ad appropriarsi delle armi.

Privilegi feudali: privilegi posseduti dall’alto clero e dalla nobiltà francese fin dal Medioevo, come l’esenzione dal pagamento delle imposte, il diritto di esigere dai contadini prestazioni di lavoro gratuite (corvées), il diritto esclusivo di accedere alle cariche pubbliche e di trasmetterle ai propri eredi.

Sanculotti: movimento popolare parigino, formato da artigiani, bottegai, domestici. Il termine indica coloro che indossavano i pantaloni lunghi, anziché i calzoni corti e le calze di seta caratteristici dell’abbigliamento degli aristocratici (sans culottes). I sanculotti sostennero le posizioni più radicalmente democratiche, incarnate da Robespierre, Marat, Hébert. Caduto Robespierre, dopo il fallimento delle insurrezioni della primavera del 1795 perderanno completamente il loro peso politico.

Stati generali: organismo politico, nato in Francia nel XIV secolo, che riuniva i tre “ordini” (Clero, Nobiltà e Terzo stato), ossia i tre gruppi principali della società di Ancien régime. Gli Stati generali avevano una funzione consultiva sulle questioni di natura fiscale ed economica. Di fronte al rischio della bancarotta, su pressione degli aristocratici contrari alle riforme, nel 1788 Luigi XVI decise di convocarli: non si riunivano dal 1614. Con la riunione degli Stati generali prese il via la rivoluzione, quando i deputati del Terzo stato, per protesta sulla questione del sistema di voto, si autoproclamarono Assemblea nazionale, cioè rappresentanti di tutto il popolo francese.

Terrore: periodo della rivoluzione nel quale prevalsero le forze più radicali, che adottarono misure eccezionali per fronteggiare l’opposizione interna e gli eserciti delle potenze europee che combattevano la rivoluzione. Tra il 1793 e il 1794 il Terrore portò al patibolo migliaia di uomini, per il semplice sospetto di essere “controrivoluzionari”. Caduto Robespierre, si scatenò il Terrore bianco contro i Giacobini.

Terzo stato: nella società di “ordini” di Ancien régime, al Terzo stato appartenevano coloro che non facevano parte né del clero né della nobiltà. Era un ordine composto da diversi strati sociali: ne facevano parte piccoli artigiani e contadini, ma la parte più dinamica del Terzo stato era la borghesia delle professioni (avvocati, medici) e mercantile. Questo ordine rappresenta circa il 98% della popolazione.

Vandea: regione della Francia dove scoppiarono diverse rivolte contro il governo rivoluzionario a partire dal marzo 1793. Le ribellioni erano guidate da aristocratici e da religiosi e avevano come protagonisti i contadini, legati alla Chiesa e colpiti dal reclutamento di massa. La Vandea divenne il simbolo della resistenza alla rivoluzione e fu duramente repressa.

Cronologia 

5 maggio 1789 Si aprono i lavori degli Stati generali.

17 giugno 1789 I deputati del Terzo stato danno vita all’Assemblea nazionale, che il 7 luglio si proclama “costituente”.

20 giugno 1789 I deputati dell’Assemblea nazionale, riunitisi in una sala adibita al gioco della Pallacorda, giurano di rimanere uniti «finché la Costituzione non sia stata stabilita e posta su solide fondamenta».

12-13 luglio 1789 Luigi XVI fa affluire reggimenti di mercenari stranieri a Parigi, dove si diffonde l’idea che l’Assemblea sta per essere sciolta con la forza. La tensione è alta anche a causa dei continui rincari del prezzo del pane. Gruppi armati di cittadini attaccano i caselli del dazio, cercando armi e munizioni. Nasce la Guardia nazionale, un esercito popolare che si contrappone a quello regio.

14 luglio 1789 Una folla di cittadini parigini si dirige verso la Bastiglia per appropriarsi della polvere da sparo lì conservata. Il governatore della fortezza, de Launay, dopo un tentativo di conciliazione, fa sparare sulla folla. Nel pomeriggio, grazie all’arrivo di rinforzi, la folla conquista la Bastiglia.

20 luglio 1789 Scoppiano violente rivolte contadine contro nobili e clero in gran parte del territorio francese (Grande paura).

4 agosto 1789 L’Assemblea nazionale decreta l’abolizione dei privilegi feudali.

26 agosto 1789 L’Assemblea nazionale approva la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

5/6 ottobre 1789 Una folla numerosa, guidata soprattutto da donne, si dirige verso Versailles, costringendo il re a trasferirsi a Parigi e ad accettare i decreti dell’Assemblea.

2 novembre 1789 L’Assemblea decreta la confisca dei beni della Chiesa e l’emissione degli “assegnati”, buoni del tesoro utilizzabili per il loro acquisto.

Fine 1789 Si costituisce la Società degli amici della Costituzione, che dal luogo in cui si riunisce, un ex convento di domenicani (in francese jacobins), prende il nome di “club dei Giacobini”.

Luglio 1790 L’Assemblea nazionale approva la Costituzione civile del clero. Da questo momento, vescovi e parroci sono eletti dal popolo e dipendono dallo Stato.

20/21 giugno 1791 Il re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta cercano di fuggire con un piccolo seguito di familiari, ma sono fermati a Varennes dalla Guardia nazionale.

Estate 1791 I Giacobini, dopo la separazione degli elementi più moderati (Foglianti), assumono posizioni sempre più radicali. Emerge la figura di Maximilien Robespierre.

4 settembre 1791 Entra in vigore la Costituzione. La Francia diventa una monarchia costituzionale.

1 ottobre 1791 Dopo le elezioni si insedia l’Assemblea legislativa, organismo in cui i Girondini sono il gruppo politico più influente.

20 aprile 1792 La Francia dichiara guerra all’Austria. La Prussia si unisce all’Austria contro la Francia.

10 agosto 1792 Popolani armati a Parigi insorgono assaltando il palazzo delle Tuileries, dove vive Luigi XVI; l’Assemblea decide la deposizione di Luigi XVI e riconosce la Comune rivoluzionaria parigina.

2 settembre 1792 L’esercito francese è sconfitto a Verdun dall’esercito prussiano.

2-6 settembre 1792 Folle di sanculotti invadono le carceri parigine trucidando gruppi di detenuti accusati di essere controrivoluzionari.

20 settembre 1792 Si riunisce per la prima volta la Convenzione nazionale eletta a suffragio universale maschile. L’esercito francese vince a Valmy contro la Prussia.

21 settembre 1792 La Convenzione abolisce formalmente la monarchia e proclama la repubblica.

Dicembre 1792 La Convenzione processa Luigi XVI.

21 gennaio 1793 Luigi XVI è ghigliottinato. Pochi giorni dopo si forma la prima coalizione antifrancese, composta da Austria, Prussia, Inghilterra, Olanda, Spagna, Portogallo, stati tedeschi e italiani.

Marzo 1793 La sommossa controrivoluzionaria in Vandea e in altre regioni viene duramente repressa.

Primavera 1793 Nascono il Tribunale rivoluzionario (11 marzo) e il Comitato di salute pubblica (6 aprile). I Girondini sono accusati di indulgenza verso il re e di essere responsabili delle sconfitte militari.

2 giugno 1793 Una folla armata circonda la Convenzione chiedendo l’arresto dei deputati girondini.

24 giugno 1793 I Giacobini approvano una Costituzione di stampo democratico, preceduta da una Dichiarazione dei diritti più progressista e “sociale”.

Estate 1793 Il Comitato di salute pubblica (dominato da Robespierre) decide provvedimenti eccezionali come, ad esempio, un limite massimo di prezzi e salari, la pena di morte per gli speculatori, la riorganizzazione dell’esercito, la repressione delle rivolte in provincia.

23 agosto 1793 Il Comitato di salute pubblica proclama la leva di massa.

Settembre 1793 Il Comitato di salute pubblica emana la “legge sui sospetti”. Diventa possibile l’arresto di chiunque sia sospettato di tramare contro la rivoluzione. Comincia il periodo del Terrore. Tra ottobre e dicembre 1793 vengono ghigliottinate molte persone, tra cui la regina Maria Antonietta e ventuno dei deputati girondini arrestati in giugno.

26 febbraio 1794 Il giacobino Saint-Just presenta un decreto che prevede la confisca dei beni dei sospetti controrivoluzionari e la loro distribuzione agli indigenti, ma questa misura non ha applicazione.

Marzo-aprile 1794 Vengono eliminati coloro che si oppongono a Robespierre, Saint-Just e Couthon: la “sinistra” di Hébert e gli “indulgenti” di Danton).

Giugno 1794 Culmine del grande Terrore. Vittoria militare francese a Fleury.

26-27 luglio 1794 (9-10 termidoro) In seguito a un complotto, Robespierre e i suoi seguaci vengono arrestati. Saranno ghigliottinati il 28 luglio.

Autunno 1794 La Convenzione sopprime il Tribunale rivoluzionario e limita i poteri del Comitato di salute pubblica.

11 novembre 1794 Chiusura del club dei giacobini.

Aprile-maggio 1795 La Francia stipula trattati di pace con Prussia e Olanda. In Francia la crisi economica è sempre più acuta, gli assegnati hanno un valore ormai scarsissimo.

22 agosto 1795 La Convenzione approva una Costituzione più moderata (Costituzione dell’anno III). Accanto ad una Dichiarazione dei diritti vi è una Dichiarazione dei doveri del cittadino. Il Direttorio detiene il potere esecutivo.

Fonti

La bibliografia sulla rivoluzione Francese è immensa. Indico di seguito i titoli di alcuni saggi.

Albert Mathiez, Georges Lefebvre, La rivoluzione francese, Einaudi, Torino, 1964;

François Furet, Denis Richet, La rivoluzione francese, Laterza, Roma, 1998;

A. Soboul, Storia della rivoluzione francese, Rizzoli, Milano 2001

Michel Vovelle, La rivoluzione francese, Edizioni Angelo Guerini e associati, Milano, 2003.

M. Vovelle, I giacobini e il giacobinismo, Laterza, Roma-Bari 1998

Georges Lefebvre, La grande paura del 1789, Einaudi, Torino, 1953.

A. Forrest, La rivoluzione francese, il Mulino, Bologna 1999

P. Gaxotte, La rivoluzione francese, Mondadori, Milano 2001

E. Mannucci Joy, La rivoluzione francese, Carocci, Roma 2002

Sito dedicato alla rivoluzione: http://revolution.1789.free.fr (in francese)

 

 

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