Quarta coalizione e blocco continentale

napoleone

Quarta coalizione e blocco continentale

Napoleone

 

La quarta coalizione

Nel 1806, pochi mesi dopo lo scioglimento della terza coalizione, si formò la quarta coalizione antifrancese, di cui fecero parte molti stati che erano già in conflitto con la Francia, come la Gran Bretagna e la Russia. Aderirono alla nuova alleanza anche la Svezia e la Prussia, quest’ultima spaventata dall’influenza francese sugli stati tedeschi dell’ex Sacro Romano Impero, sostituito da Napoleone con la Confederazione del Reno.

La battaglia di Jena

Nella battaglia di Jena Napoleone sconfisse la Prussia di Federico Guglielmo III e, successivamente, a Friedland anche lo zar fu sconfitto.

La battaglia di Jena ebbe luogo il 14 ottobre 1806 tra la Grande Armata francese, guidata da Napoleone e l’esercito prussiano. I combattimenti terminarono con la totale vittoria dei Francesi e con la disgregazione dell’esercito prussiano, che venne quasi completamente disperso o catturato nella successiva fase di inseguimento. Napoleone dimostrò grande abilità strategica durante la rapida manovra offensiva che condusse alla battaglia e ottenne una delle più grandi vittorie della sua carriera.

Al successo completo francese contribuì anche la contemporanea vittoria del maresciallo Louis Nicolas Davout nella battaglia di Auerstädt contro una parte dell’esercito prussiano. La Grande Armata catturò o disperse i resti dell’esercito nemico e Napoleone entrò a Berlino il 27 ottobre 1806. 

Il blocco continentale

Il 21 novembre 1806 Napoleone emise dalla capitale prussiana il decreto di Berlino che stabilì il cosiddetto blocco continentale secondo il quale le isole britanniche sarebbero state considerate “in stato di blocco”. Il decreto prevedeva il divieto di commerciare con l’Inghilterra e vietava l’accesso ai porti dell’Impero e dei paesi alleati da parte di navi britanniche o di navi che trasportassero merci inglesi.

Il blocco continentale fu da un lato il tentativo di reagire a una pratica analoga già messa in atto dagli Inglesi e di mettere in difficoltà l’economia britannica, per costringere la Gran Bretagna a trattare la pace. In quanto “blocco offensivo”, questo provvedimento mirava a coalizzare il continente contro la Gran Bretagna ma poteva avere successo solo in caso di stretto controllo militare francese di tutte le coste europee e in questo senso spinse ancor di più l’imperatore ad estendere le sue conquiste e il suo dominio.

Tuttavia il blocco continentale non ebbe il successo sperato, a causa della potenza economica inglese, che deteneva il monopolio dei commerci di molti prodotti provenienti dalle sue colonie. Il fallimento del blocco fu dovuto al fatto che molti paesi europei non vi aderirono completamente, continuando ad avere scambi col nemico: per tale motivo Napoleone, per colpire il Portogallo che aveva aperto i suoi porti, invase la Spagna, mentre più tardi l’uscita dal blocco della Russia indusse Napoleone a imbarcarsi in una campagna militare catastrofica.

Fine della quarta coalizione

Intanto la guerra continuò, con l’avanzata dei Francesi in Polonia. L’esercito russo era in avvicinamento per soccorrere la Prussia e l’imperatore marciò direttamente verso la Vistola per batterlo. La popolazione polacca insorse a favore dei francesi.

La battaglia di Eylau (8 febbraio 1807), combattuta in proibitive condizioni invernali sotto bufere di neve, ebbe momenti drammatici e i francesi rischiarono la disfatta; alcuni reparti della Grande Armata furono decimati. Solo le cariche della cavalleria di Murat riuscirono a fermare i Russi che dimostrarono grande tenacia e resistenza. Alla fine della giornata, l’arrivo di altre truppe francesi costrinse il generale Bennigsen alla ritirata. Dopo una dura resistenza, anche l’esercito russo, che aveva inflitto pesanti perdite ai Francesi nella sanguinosa battaglia di Eylau, fu sconfitto il 14 giugno 1807 nella decisiva battaglia di Friedland. Lo zar Alessandro I fu infine costretto a firmare la pace. 

Tilsit

 

Con il Trattato di Tilsit Napoleone e lo zar Alessandro I di Russia giunsero a un’informale spartizione dell’Europa: la parte occidentale e centrale nell’orbita francese, quella orientale nell’orbita russa.

 

 

 

 


Il blocco continentale prevedeva, tra l’altro:

Art. 1. – Le isole britanniche sono dichiarate in stato di blocco;

Art. 2. – Ogni commercio e ogni corrispondenza con le isole britanniche è vietata. Di conseguenza, le lettere o i pacchi indirizzati o in Inghilterra o ad un inglese, o scritti in lingua inglese, non avranno corso negli uffici postali e saranno sequestrati;

Art. 3. – Ogni individuo suddito dell’Inghilterra, di qualunque stato o condizione, che sarà trovato nei paesi occupati dalle nostre truppe o da quelle dei nostri alleati, sarà fatto prigioniero di guerra;

Art. 4. – Ogni magazzino, ogni mercanzia, ogni proprietà, di qualunque natura, appartenente a un suddito dell’Inghilterra, sarà dichiarato di buona preda;

Art. 5. – Il commercio dei prodotti inglesi è proibito, e ogni prodotto appartenente all’Inghilterra; o proveniente dalle sue fabbriche e dalle sue colonie, è dichiarato di buona preda;

Art. 6. – La metà dei prodotti della confisca delle merci e proprietà dichiarate di buona preda dagli articoli precedenti sarà impiegata ad indennizzare i negozianti delle perdite che essi hanno provato per la cattura di bastimenti di commercio che sono stati presi dalle crociere inglesi;

Art. 7. – Nessun bastimento proveniente dall’Inghilterra o dalle colonie inglesi, o che vi sia stato dopo la pubblicazione del presente decreto, sarà ricevuto in alcun porto; 

Art. 8. – Ogni bastimento che, per mezzo di una dichiarazione falsa, contravverrà alla disposizione di cui sopra, sarà sequestrato; e la nave e il carico saranno sequestrati come se fossero proprietà inglese […]

Vedi: https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/media/docs/0425.pdf 

 

 

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