Napoleone: la seconda Campagna d’Italia

Napoleone

La seconda campagna d’Italia

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Giunto al potere, Napoleone dovette proseguire la guerra contro la seconda coalizione antifrancese. Radunata un’armata, preparò una seconda campagna d’Italia, andando in aiuto del generale Andrea Massena che stava resistendo all’assedio di Genova da parte degli Austriaci, con grandi difficoltà.

Il 6 maggio 1800, sei mesi dopo il colpo di Stato del 18 brumaio, Napoleone assunse il comando della cosiddetta Armata di riserva, destinata a essere trasferita in Italia per rovesciare le sorti della guerra. Il Primo console guidò con grande abilità strategica la marcia del suo esercito. Valicò le Alpi al passo del Gran San Bernardo (14-20 maggio 1800) e colse di sorpresa gli Austriaci, impegnati nell’assedio di Genova.

La battaglia di Marengo

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Il nemico fu rapidamente battuto nella battaglia di Montebello e il 14 giugno 1800 si combatté la decisiva battaglia di Marengo.

Quest’ultima fu la più famosa delle battaglie napoleoniche in Italia, aspramente combattuta e dalle conseguenze decisive. Napoleone fu inizialmente messo in difficoltà dall’attacco austriaco e rischiò la sconfitta, ma alle otto della sera la battaglia si concluse con una completa vittoria.

Decisivo per rovesciare le sorti della battaglia fu l’arrivo nel primo pomeriggio delle truppe di rinforzo del generale Louis Desaix che permise a Napoleone di contrattaccare con successo l’esercito austriaco del generale Michael von Melas, già certo della vittoria. 

Il Trattato di Luneville

L’Austria, dopo la sconfitta nella battaglia di Hohenlinden (3 dicembre 1800), minacciata direttamente dall’avanzata del generale Moreau, firmò il Trattato di Lunéville (9 febbraio 1801) che sostanzialmente confermò il Trattato di Campoformio. L’Inghilterra, rimasta isolata, si vide costretta a firmare la Pace di Amiens, che sembrò poter avviare un lungo periodo di pace.

La Repubblica italiana

In Italia il 5 giugno 1800 fu ricostituita la Repubblica Cisalpina, alla quale venne annesso (13 ottobre) il territorio piemontese situato fra il Sesia e il Ticino. Con la pace di Lunéville tra Austria e Francia la Repubblica cisalpina guadagnò una parte del Veronese e il Polesine. Il 21 marzo 1801 fu creato in Toscana il Regno di Etruria che fu assegnato all’infante Ludovico di Borbone-Parma. 

Parma e Piacenza nel 1802 furono annesse alla Francia. Il 26 gennaio 1802 la Repubblica cisalpina fu trasformata in Repubblica italiana, la cui presidenza fu assegnata a Napoleone, e l’11 settembre 1802 anche il Piemonte entrò a farne parte.

 

 

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